Renata Tebaldi

RENATA TEBALDI

La voce di un Angelo



Renata Tebaldi è stata una delle più grandi cantanti del Novecento e, se ci permettete, forse la più grande. Della sua arte si è detto tanto e, ne siamo certi, se ne continuerà a parlare finché l’opera avrà vita. Noi che l’abbiamo apprezzata e amata come artista e prima ancora come persona e che siamo stati onorati della sua amicizia, abbiamo un unico obiettivo: ricordarla nella sua terra con la musica, perché alla musica lei ha dedicato la sua intera esistenza.
Le righe che seguono sono una “testimonianza” del bellissimo rapporto di amicizia che per tanti anni ha legato Renata Tebaldi alla nostra Associazione.

Vissi d’arte – Immagini e ricordi

24 dicembre 1994. Renata Tebaldi fa il suo ingresso nella Sala dei Tartari del Palazzo Municipale di Langhirano in occasione della inaugurazione della mostra fotografica “Vissi d’Arte - Immagini e ricordi”.
Durante l’estate l’Accademia degli Incogniti aveva mosso i suoi primi passi con due concerti al Castello e all’Abbazia Benedettina di Torrechiara e il Festival era ancora un progetto per il futuro, ma ci è subito stato chiaro che tra le prime cose da realizzare non poteva mancare un omaggio alla persona che con la propria arte è stata la più importante ambasciatrice di Langhirano nel mondo.
Renata Tebaldi ha accettato con entusiasmo di intervenire all’inaugurazione della mostra, durante la quale si è intrattenuta a lungo con i suoi vecchi concittadini. Nel corso di una piacevole ed interessantissima chiacchierata con il moderatore M° Adolfo Tanzi, il grande soprano ha ricordato gli anni giovanili trascorsi a Langhirano e ripercorso le tappe fondamentali della sua straordinaria “avventura” musicale.
Al termine dell’inaugurazione i tanti ammiratori intervenuti si sono stretti con affetto attorno a Renata Tebaldi per parlare con lei o per chiederle una dedica.

Festival di Torrechiara 1997 - Serata inaugurale

Domenica 29 giugno 1997 è per noi una data storica: il concerto inaugurale della seconda edizione del Festival di Torrechiara ha come ospite d’onore Renata Tebaldi, alla quale la rassegna viene dedicata ufficialmente. La serata dal punto di vista meteorologico non promette bene, ma il Cortile d’Onore del Castello è ugualmente stipato di appassionati. Sul palco c’è l’Orchestra da Camera Stradivarius diretta dal M° Carlo Piazza, violino solista Ivan Rabaglia del Trio di Parma. Seduta in prima fila, di fianco alle autorità e al basso Michele Pertusi, c’è l’eccezionale “madrina” del Festival. Quando durante l’esecuzione dell’Idillio di Sigfrido di Wagner inizia a cadere la pioggia e i musicisti abbandonano il palco, nessuno spettatore se ne va: tutti attendono l’incontro con Renata Tebaldi. Con orchestra e pubblico riparati sotto gli ampi voltoni del cortile, il brano di Wagner viene ripetuto, poi il M° Adolfo Tanzi, il M° Michele Pertusi e il M° Carlo Piazza fanno gli “onori di casa” alla graditissima ospite.
Amabilmente condotto dalle domande del M° Tanzi, ancora una volta il discorso viaggia sul filo dei ricordi e delle emozioni: l’infanzia a Langhirano, gli anni di studio, la guerra, l’audizione col grande Arturo Toscanini, la straordinaria carriera musicale tra Europa e America… gli interventi di Renata Tebaldi sono accompagnati dai calorosi applausi degli appassionati che vorrebbero che questo “incontro tra vecchi amici” continuasse all’infinito.
Prima della ripresa del concerto viene consegnata a Renata Tebaldi una medaglia d’oro, realizzata in suo onore in un unico esemplare dall’artista Roberta Carattini. Michele Pertusi dedica alla grande cantante un applauditissimo fuori programma: l’aria “Fin ch’han dal vino” dal Don Giovanni di Mozart.
“Festival bagnato festival fortunato” potremmo dire, e il Festival di Torrechiara può considerarsi davvero fortunato e onorato ad avere una madrina e amica come Renata Tebaldi.

Renata Tebaldi – Viaggio intorno ad una voce

L’ultimo nostro incontro “ufficiale” con Renata Tebaldi ha avuto luogo a Parma, Mercoledì 7 giugno 2000, in occasione della presentazione del libro di Vincenzo Ramon Bisogni “Renata Tebaldi - Viaggio intorno ad una voce” (Ed. Azzali), una serata che ricordiamo con commozione.
Ad accogliere Renata Tebaldi al suo ingresso nella Basilica di S. Giovanni e poi in prima fila ad applaudirla c’erano il Presidente della Provincia di Parma, Andrea Borri, il Sindaco di Langhirano Antonio Vicini e il Sindaco di Parma Elvio Ubaldi. E soprattutto, c’era la gente di Parma che ha letteralmente gremito le navate della Basilica per portare ancora una volta la testimonianza dell’affetto della città per la grande artista.
Alla presentazione del libro è seguito un concerto dell’Orchestra d’Archi del Parma Opera Ensemble diretta dal M° Carlo Piazza. In programma la prima esecuzione moderna del recentemente ritrovato Concerto per Fagotto e Orchestra di Gioachino Rossini (solista: Stefano Canuti) e la Serenata per Archi di P.I. Cajkovskij.
“Renata Tebaldi, omaggio al mito” è stato il titolo a tutta pagina dedicato il giorno dopo dalla Gazzetta di Parma all’evento.
Il testo che segue è tratto dal programma di sala della serata.

La voce di Renata Tebaldi non si può dimenticare ed è pertanto inevitabile e giusto che lei (la voce, Renata, non importa) sia oggetto di attenzioni appassionate.

Una di queste passioni è quella che ha guidato la penna di Vincenzo Ramon Bisogni, avvocato, musicista e scrittore che dopo anni di incontri quotidiani con Renata Tebaldi fatti di amicizia, concerti, giradischi e compact disc, ha scritto “Renata Tebaldi - Viaggio intorno ad una voce”.

Il libro di Bisogni non è la classica biografia, ma un viaggio nelle interpretazioni della Tebaldi, nei personaggi da lei cantati e nelle circostanze che hanno accompagnato queste interpretazioni.

Scorrono davanti al lettore personaggi dell’opera lirica - Traviata, Aida, Mimì - grandi artisti della musica del Novecento - cantanti, direttori d’orchestra, registi - e persone meno note - insegnanti di canto, impresari, produttori.

Al centro dell’attenzione, tuttavia, si trovano le straordinarie interpretazioni di Renata Tebaldi. Interpretazioni in grado di esaltare i capolavori dei grandi Maestri, ma anche di valorizzare partiture che, senza il contributo di questa ineguagliabile artista, forse non avrebbero assunto la dignità che oggi viene loro riconosciuta

Come ha fatto giustamente notare Paolo Isotta sul Corriere della Sera in occasione della prima scaligera dell’Adriana Lecouvreur di Cilea, che ne sarebbe stato di quest’opera se non fosse stata cantata dalla Tebaldi? Sarebbe entrata nell’immaginario dei melomani o sarebbe stata dimenticata? Ci sarebbe stata una prima alla Scala nel 1999 senza l’interpretazione della Tebaldi quarant’anni prima?

Viaggiando sulle ali di una voce, con l’aiuto di questo libro, gli appassionati di opera avranno modo di realizzare che accanto ai grandi pilastri del melodramma, i Verdi e i Puccini, c’erano tante piccole travi, i Catalani, i Cilea, i Ponchielli, autori di gemme preziose che rischiano di perdere lucentezza senza una grande voce che le canti e che prima di cantarle le capisca e la ami.
Ricordando Renata


Negli ultimi anni le condizioni di salute hanno reso meno frequenti le visite al paese d’origine, ma Renata Tebaldi non ha mai dimenticato Langhirano e non ha mai smesso di interessarsi alla nostra attività e di incoraggiarci a proseguirla.
Il 19 dicembre del 2004 la Voce d’Angelo è tornata in Cielo.
In segno di riconoscenza verso questa stupenda persona ed immensa artista abbiamo voluto intitolarle il Festival del quale per tanti anni è stata madrina e amica.

Durante l’edizione 2005 del “Festival di Torrechiara Renata Tebaldi” abbiamo invitato i giovani artisti dell’Accademia Lirica del Maggio Musicale Fiorentino per una serata in suo ricordo.

A un anno dalla scomparsa, la nostra associazione, assieme al Comune e alla Pro Loco di Langhirano ha allestito una mostra dal titolo “Langhirano ricorda Renata Tebaldi” con uno scopo preciso e importante: quello di mantenere vivo il filo che lega Renata Tebaldi e Langhirano.

L’edizione 2006 del Festival si è aperta con il Recital dei Vincitori del Concorso Internazionale di Canto “Renata Tebaldi” – Repubblica di San Marino. La serata, fortemente voluta dal Comune di Langhirano, vuole essere l’atto iniziale di un sodalizio tra il Festival di Torrechiara e il concorso biennale che la Repubblica di San Marino ha voluto intitolare al celebre soprano.

Ricordare Renata Tebaldi significa celebrare il canto lirico e la grande tradizione dell’opera italiana, che rappresenta un tesoro da custodire e che in questo momento soffre delle inevitabili difficoltà che accomunano il vasto patrimonio delle tradizioni culturali nazionali.
Il Gran Galà Renata Tebaldi, serata inaugurale del Festival 2015, ha visto alternarsi sul palco affermati cantanti lirici e giovani emergenti impegnati in un repertorio che spaziava dall’opera italiana al bel canto, nel nome della grande Artista.
Se la bellezza non salva il mondo, può almeno aiutarlo nei passaggi difficili. Ci piace ricordare Renata Tebaldi qui nel Castello che saluta sorridente il pubblico come per dire a tutti noi “Arrivederci, tornerò qui, in mezzo a voi, in mezzo alla musica….”.

L’edizione 2016 del Festival è stata inaugurata da un concerto veramente straordinario. Una diva del canto come Dimitra Theodossiou, è arrivata a Torrechiara con un'idea ben precisa: rendere omaggio a Renata Tebaldi attraverso l'interpretazione dei brani tipici del suo repertorio.
Dimitra Theodossiou è oggi tra le poche che possono farlo. La sua tecnica e la sua grande espressività vocale le hanno infatti permesso di diventare una delle maggiori interpreti del belcanto “drammatico” nella sua reale concezione ottocentesca.

ACCADEMIA DEGLI INCOGNITI

Siamo nati nel 1994 e prendiamo il nome da un’antica Accademia veneziana che si proponeva di diffondere la musica fuori dalle corti. Eravamo, e siamo tuttora, un gruppo di amici che credono nel valore degli interessi culturali e della passione per la musica, il teatro e le altre arti.
Come i nostri predecessori veneziani, senza presunzione e senza rinunciare all’ironia, ci diamo da fare, compatibilmente con gli impegni di ognuno, per portare nelle nostre zone artisti e spettacoli di alto livello al fine di offrire occasioni di divertimento non banale, di arricchimento culturale e di valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale del territorio in cui viviamo.