CALENDARIO 2024




Città di Langhirano
Accademia degli Incogniti
Col patrocinio di:
Fondazione Renata Tebaldi
Complesso Monumentale della Pilotta
Università di Pavia - Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali

FESTIVAL DI TORRECHIARA RENATA TEBALDI

28ma Edizione
Cortile d'Onore del Castello
Chiostro della Badia di S. Maria della Neve

Domenica 7 luglio 2024 ore 21.15

QUARTETTO BOITO
STRUMENTISTI DEL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO

Francesco Tagliavini – Leila Negro – Duccio Beluffi – Sandro Laffranchini
Musiche di W.A. Mozart e L. van Beethoven
CORTILE D'ONORE DEL CASTELLO


Sabato 13 luglio 2024 ore 21.15

GHIMEL
ELIAS NARDI – DANIELE DI BONAVENTURA
ARES TAVOLAZZI – EMANUELE LE PERA

Tra l'Oriente e il Jazz CORTILE D'ONORE DEL CASTELLO


Sabato 20 luglio 2024 ore 21.15

"ROMANTICISMI A CONFRONTO"
MICHELE CAMPANELLA

pianoforte

Musiche di R. Schumann e F. Liszt
CHIOSTRO DELLA BADIA DI S. MARIA DELLA NEVE


Venerdì 26 luglio 2024 ore 21.15

"EROICA"
ORCHESTRA TEATRO REGIO TORINO

Carlo Piazza, direttore

L. van Beethoven, Pagine scelte dal balletto "Le Creature di Prometeo" Op. 43
Sinfonia n. 3 Op. 55 "Eroica"

CHIOSTRO DELLA BADIA DI S. MARIA DELLA NEVE


La ventottesima edizione del Festival di Torrechiara Renata Tebaldi coincide con il trentesimo anniversario dell'associazione culturale Accademia degli Incogniti, organizzatrice della rassegna insieme alla Città di Langhirano, e si divide per la prima volta in due sedi suggestive e dall'acustica pregevole. Alla “storica” location del Cortile d'Onore del castello di Torrechiara si affianca infatti il coevo chiostro dell'abbazia benedettina di Santa Maria della Neve, che il pubblico del Festival ha già potuto apprezzare lo scorso anno in occasione dei lavori di restauro del castello.
Questi gioielli dell'architettura quattrocentesca, intimamente legati (entrambi furono edificati per volontà di Pier Maria Rossi) torneranno a unirsi come spazi sonori all'interno della rassegna, sempre nel segno di una proposta musicale di qualità.


Dettaglio Serate



Domenica 7 luglio 2024 ore 21.15

QUARTETTO BOITO
STRUMENTISTI DEL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO

CORTILE D'ONORE DEL CASTELLO

Il Quartetto Boito nasce dalla volontà di quattro musicisti dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano di dare seguito alla propria attività artistica intraprendendo il percorso più importante e ambizioso tra le formazioni cameristiche, quello del Quartetto d'archi.
Il riferimento ad Arrigo Boito, oltre che per le note collaborazioni operistiche con Verdi e Ponchielli, trova la propria più autentica collocazione nella biografia del poeta e compositore padovano, fondatore tra l'altro nel 1864 della Società del Quartetto di Milano.
Francesco Tagliavini, violinista, si è diplomato sotto la guida di Giovanni Bozzini presso il Conservatorio A. Boito di Parma con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Allievo di Salvatore Accardo, si è successivamente dedicato allo studio della direzione d'orchestra, diplomandosi presso il medesimo conservatorio nel 2001. Primo Violino di importanti ensemble (Solisti di Pavia, Musici di Parma, Solisti di Perugia, Virtuosi della Scala), è stato Primo Violino dell'Orchestra dell'Emilia Romagna "Arturo Toscanini", dell'Orchestra del Centenario, dell'Orchestra dell'Arena di Verona. Tra le sue incisioni, l'integrale live delle sonate per pianoforte e violino di Beethoven in duo con Bruno Canino. Dal 2009 è componente stabile dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Leila Negro, violinista, si è diplomata con il massimo dei voti, la lode e menzione speciale sotto la guida del maestro Daniele Gay al conservatorio Verdi di Milano. Nel 2011 ha terminato il biennio, ottenendo ancora il punteggio massimo la lode e menzione speciale. Successivamente si è perfezionata all'Hochschule di Monaco, alla Haute Ecole de Musique di Losanna, all'Accademia Stauffer di Cremona, all'Accademia Chigiana di Siena e al Mozarteum di Salisburgo. Ha al suo attivo una vasta attività concertistica. Dal gennaio 2018 è componente stabile dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Duccio Beluffi, violista, ha studiato con Felice Cusano presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, conseguendo il  diploma di violino nel 1987. Ha in seguito partecipato ai corsi di Corrado Romano a Città di Castello e al Conservatorio Superiore di Ginevra, ottenendo il Prix de Virtuosité nel 1993. Ha studiato con Salvatore Accardo, col quale ha anche collaborato in quintetto d'archi.  Si è quindi diplomato in viola con il massimo dei voti e la lode. Nel 2008 ha vinto il Concorso Internazionale per Prima Viola al Teatro S. Carlo di Napoli e nel 2011 il posto di Co-Principal Viola alla London Philharmonic Orchestra. Dal 1997 è componente stabile dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Sandro Laffranchini, violoncellista, ha ricoperto il ruolo di Primo Violoncello ospite di importanti orchestre quali la London Symphony, l'Opernhaus Zürich, la World Orchestra for Peace. Nel 2023 ha registrato il concerto di R. Schumann con l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento ed eseguito brani solistici dei compositori M. Montalbetti, F. Longo, U. Pedraglio. È stato coordinatore artistico dell'Ensemble del Teatro Grande di Brescia. Suona un violoncello Pedrinelli in Crespano del 1840. Dal 1999 è Primo Violoncello Solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Francesco Tagliavini, primo violino
Leila Negro
, secondo violino
Duccio Beluffi
, viola
Sandro Laffranchini
, violoncello

WOLFGANG AMADEUS MOZART
(1756-1791)
- Quartetto per archi n. 19 in Do maggiore K. 465 "Delle dissonanze"
LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
- Quartetto per archi in Do minore Op. 18 n. 4


Sabato 13 luglio 2024 ore 21.15

GHIMEL
ELIAS NARDI – DANIELE DI BONAVENTURA
ARES TAVOLAZZI – EMANUELE LE PERA

CORTILE D'ONORE DEL CASTELLO

Ghimel è la terza lettera dell'alfabeto fenicio e di quello ebraico dove, in entrambi i casi, segue Aleph e Beth, ma la si può trovare anche in altri alfabeti semitici come l'arabo, l'aramaico e il siriaco. Secondo la Ghematria, Ghimel rappresenta il numero 3 e la sua funzione è la rotazione, la vita, l'universo, il dinamismo e l'evoluzione: la ricerca continua. La sperimentazione è l'anima di questo gruppo: strumenti così differenti tra loro per origini, tradizioni e caratteristiche timbriche che oltrepassano, sempre in perfetto equilibrio, i confini tra i generi. Al jazz e all'ethno jazz si affiancano atmosfere psichedeliche e minimali, ampi spazi d'improvvisazione, elemento cardine sia delle musiche del Vicino e Medio Oriente che del Jazz, forme e strutture care all'estetica "classica". Unica eccezione all'originalità, l'arrangiamento con oud e contrabbasso della famosa ninna nanna greca che Demetrio Stratos cantava per introdurre lo storico brano degli Area Gerontocrazia. Un omaggio a un grande sperimentatore e ricercatore, a quarant'anni dalla sua scomparsa.
Nato a Pescia (PT) nel 1979, Elias Nardi approfondisce lo studio dell'oud (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in Medio Oriente e seguendo le lezioni del virtuoso palestinese Adel Salameh, sviluppando un personale approccio allo strumento se pur nel pieno rispetto della tradizione liutistica mediorientale. Contestualmente porta avanti i suoi studi di contrabbasso classico con il M° Luigi Giannoni e di jazz. In seguito studia composizione con i Prof. Daniel Glaus e Xavier Dayer a Berna, presso la Hochschule der Künste Bern. Con l'Elias Nardi Group svolge attività concertistica in tutta Europa, esibendosi in numerosi Festival, teatri e live radiofonici per le più importanti reti europee. Ha collaborato tra gli altri con Xavier Diaz-Latorre, Paolo Vinaccia, Gianluca Petrella, Riccardo Tesi e Banditaliana, Didier François, Pino Jodice & Giuliana Soscia, Max Manfredi. Nel novembre 2020 la radio tedesca rbbKultur lo ha incluso tra i suonatori di oud più influenti a livello europeo, per quanto riguarda il crossover e la contaminazione tra i generi.
Nato a Fermo nelle Marche, Daniele Di Bonaventura, compositore, arrangiatore, pianista, bandoneonista, ha sempre coltivato un forte interesse per la musica improvvisata, pur avendo una formazione musicale di estrazione classica con lo studio di pianoforte, violoncello, composizione e direzione d'orchestra. Ha suonato, registrato e collaborato con Enrico Rava, Paolo Fresu, A Filetta, Oliver Lake, David Murray, Miroslav Vitous, Rita Marcotulli, Dave Liebman, Toots Thielemans, Omar Sosa, Flavio Boltro, Joanne Brackeen, Greg Osby, Ira Coleman, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Cèsar Stroscio, Tenores di Bitti, Enzo Favata, Aires Tango, Peppe Servillo, David Riondino, Francesco Guccini, Sergio Cammariere, Lella Costa, Eugenio Allegri, Alessandro Haber, Giuseppe Piccioni, Mimmo Cuticchio, Custòdio Castelo, Andrè Jaume, Tiziana Ghiglioni, Furio Di Castri, U.T. Ghandi, Luis Agudo.
Ares Tavolazzi ha studiato violoncello e contrabbasso al Conservatorio di Ferrara. Dal 1969 inizia a lavorare come sessionman in studio per Lucio Battisti, Mina, Paolo Conte, Francesco Guccini ed altri. Dal 1973 al 1983 fa parte degli Area insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli e Giulio Capiozzo, registrando con il gruppo 10 album e partecipando a numerose manifestazioni internazionali. In quel periodo si avvicina all'ambiente jazzistico di New York. Nel 1982 partecipa al tour dell'orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Dal 1984 al 1986 è al primo posto nella classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell'anno. Dal 1990 ha collaborato dal vivo e in studio con Sal Nistico, Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Mau Mau, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Dado Moroni, Ermanno Maria Signorelli, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Franco D'Andrea, Mike Melillo, Ray Mantilla, Carlo Atti, Paolo Fresu, Tino Tracanna, Gianni Basso, Gianluca Petrella e molti altri.
Emanuele Le Pera inizia lo studio delle percussioni alla fine degli anni '90 con il M° Lorenzo Gasperoni e approfondisce poi le percussioni arabo-ottomane (darbouka, riqq, frame drums) con i maestri Abdallah Mohammed, Ibrahim El Minyawi e Walid Hussein e quelle persiane (daf e zarb) con il maestro Mohssen Kasirossafar. Porta avanti approfonditi studi sul grande patrimonio musicale del Medio Oriente e del mondo arabo, proponendo il repertorio arabo-ottomano classico con un personale ed originale approccio, seppur nel pieno rispetto delle rispettive tradizioni strumentistiche. Utilizza set personalizzati con cajon, gong, piatti e oggetti vari, anche da lui stesso concepiti e costruiti, in una costante ricerca creativa che lo porta a sperimentare il suono in tutte le sue sfumature e in diversi generi musicali, dal jazz, alla musica sperimentale.

Elias Nardi, oud
Daniele Di Bonaventura
, bandoneon
Ares Tavolazzi
, contrabbasso - fretless bass
Emanuele Le Pera
, percussioni


Sabato 20 luglio 2024 ore 21.15

MiCHELE CAMPANELLA

CHIOSTRO DELLA BADIA DI S. MARIA DELLA NEVE

Formatosi alla scuola di Vincenzo Vitale, Michele Campanella ha cominciato la sua carriera come pianista virtuoso per poi allargare i suoi orizzonti alla direzione d'orchestra e alla saggistica, sino a essere oggi un punto di riferimento della musica in Italia. La Società "Franz Liszt" di Budapest gli ha conferito il Gran Prix du Disque nel 1976, 1977 e 1998. Nel 1986 il Ministero della Cultura ungherese gli ha conferito la medaglia ai "meriti lisztiani", così come l'American Liszt Society nel 2002.
Ha suonato con le più importanti orchestre del mondo, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Christian Thielemann. È frequentemente invitato in paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è stato ospite dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro (Rossini Opera Festival). Negli anni '90 è stato al fianco di Salvatore Accardo e Rocco Filippini, quali partner ideali per affrontare i capolavori della musica da camera. Recentemente si è dedicato all'attività di direttore-solista con le più prestigiose orchestre italiane, come l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'ORT Orchestra della Toscana, l'Orchestra di Padova e del Veneto, I Virtuosi Italiani, l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.
Si dedica con passione all'insegnamento: è stato titolare della cattedra di pianoforte all'Accademia Chigiana di Siena dal 1986 al 2010 e per otto anni ha tenuto corsi di perfezionamento a Ravello. Ha fondato con Monica Leone la Comunità Musicale della Costa d'Amalfi. È membro dell'Accademia di Santa Cecilia, dell'Accademia Filarmonica Romana, dell'Accademia Cherubini di Firenze. Dal 2008 è Presidente della Società Liszt, chapter italiano dell'American Liszt Society. Nell'aprile 2018 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Discipline della Musica e dello Spettacolo per meriti culturali e artistici dal Dipartimento di Studi Umanistici della Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Il M° Michele Campanella ama presentarsi con questa "biografia insolita":
Sono napoletano di spirito, di famiglia, di scuola. Tendo al pessimismo ma mi salva l’autoironia.
Già a cinque anni cercavo la Musica, improvvisavo da autodidatta, poi ebbi la straordinaria fortuna di incontrare un grande maestro; concluso il liceo classico, ho incominciato a fare sul serio: ho partecipato a un solo concorso pianistico internazionale e l'ho vinto. Per cinquant’anni ho cercato il Suono e ancora sono per strada. Ho molti autori “preferiti” eppure mi definiscono “specialista” di Franz Liszt. Non amo questa etichetta, naturalmente, ma stimo altamente l’uomo. Ecco una sua sentenza che potrei prendere in prestito: «Tutto quello che si può fare è camminare diritto in tutta semplicità senza tanto spiegare agli altri il come e il perché…».
Nella mia vita ho incontrato persone meravigliose, non necessariamente musicisti. Vivo in Italia nonostante numerose controindicazioni me lo sconsiglierebbero. Insegno musica al pianoforte da quando avevo 37 anni, perché credo sia possibile farlo seriamente. Non mi chiamate pianista, preferisco il termine “musicista”: con il primo si pensa alle mani, con il secondo al cuore e al cervello. La cosa più bella che possa capitarmi è incontrare persone che ricordano un mio concerto di 40 anni fa: qualcosa è rimasto, dunque. Non intendo considerare la mia carriera terminata, credo invece che il meglio debba ancora arrivare e lavoro affinché ciò avvenga.
Oltre alla musica mi bastano pochissime cose: la mia famiglia, la lettura di tanti libri, le belle arti, le passeggiate nei boschi. Sono un discreto micologo e non ho mai avvelenato nessuno con i funghi. Ho dovuto arrendermi al computer, ma non possiedo un tablet.
michelecampanella.it

ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
- Phantasiestücke (Pezzi fantastici) Op. 12
- Toccata in Do maggiore Op. 7

FRANZ LISZT (1811-1886)
- Sonata in Si minore S. 178


Venerdì 26 luglio 2024 ore 21.15

ORCHESTRA TEATRO REGIO TORINO

CHIOSTRO DELLA BADIA DI S. MARIA DELLA NEVE

L'Orchestra Teatro Regio Torino è l'erede del complesso fondato a fine Ottocento da Arturo Toscanini, sotto la cui direzione vennero eseguiti storici concerti e produzioni operistiche, come le prime italiane de Il crepuscolo degli dei di Wagner e della Salomè di Strauss, nonché le prime assolute di Manon Lescaut e La bohème di Puccini. Nel corso della sua lunga storia l'Orchestra ha dimostrato una spiccata duttilità nell'affrontare il grande repertorio classico, così come molti titoli del Novecento, anche in prima assoluta. Si è esibita con i più celebri solisti e alla sua guida si sono alternati direttori di fama internazionale come R. Abbado, Ashkenazy, Bartoletti, Bychkov, Campanella, Dantone, Gelmetti, Gergiev, Hogwood, Luisi, Luisotti, Mariotti, Noseda (dal 2007 al 2018 Direttore Musicale del Teatro Regio), Oren, Pidò, Sado, Steinberg, Tate e Riccardo Muti, che ha recentemente diretto un'acclamata produzione de Il ballo in maschera di Verdi. Ha inoltre accompagnato grandi compagnie di balletto come quelle del Bol’šoj di Mosca e del Mariinskij di San Pietroburgo.
Numerosi gli inviti in festival e teatri di tutto il mondo. Negli ultimi anni, con la direzione del M° Gianandrea Noseda, è stata ospite in Germania, Spagna, Austria, Francia e Svizzera. Nell’estate del 2010 ha tenuto una trionfale tournée in Giappone e Cina con La traviata e La bohème, successo confermato nel 2013 con il Regio Japan Tour. Nel 2014, dopo le tournée a San Pietroburgo ed Edimburgo, si è tenuto il primo tour negli Stati Uniti e in Canada. Nel 2016 i complessi artistici del Teatro sono stati ospiti d’onore al 44° Hong Kong Arts Festival, poi a Parigi, a Essen e allo storico Savonlinna Opera Festival. Il 2017, dopo le tappe a Ginevra e a Lugano, ha visto l’Orchestra impegnata a Buenos Aires e il Regio ospite per la seconda volta al Festival di Edimburgo con Bohème e Macbeth (riproposto in forma di concerto a Parigi) e la Messa da Requiem di Verdi; si è infine tenuta la prima tournée in Medioriente, con Aida alla Royal Opera House di Muscat, in Oman. Nel 2018 i complessi del Teatro hanno inaugurato il festival Septembre Musical di Montreux-Vevey e sono stati ospiti della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini. Nell'agosto 2019 il Regio ha riscosso entusiastici consensi con la Traviata di Henning Brockhaus e Josef Svoboda allo storico Festival di Lubiana, sotto la direzione di Donato Renzetti.
Tra le incisioni discografiche più recenti, tutte dirette da Gianandrea Noseda, figurano la Seconda Sinfonia di Mahler (Fonè), Fiamma del Belcanto con Diana Damrau (Warner Classics/Erato), recensito dal New York Times come uno dei 25 migliori dischi di musica classica del 2015, due cd verdiani con Rolando Villazón e Anna Netrebko e uno mozartiano con Ildebrando D’Arcangelo (Deutsche Grammophon).
Carlo Piazza, Direttore artistico del nostro Festival, ha collaborato con importanti orchestre e istituzioni musicali quali l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Sinfonica "G. Verdi" di Milano, I Virtuosi della Scala di Milano, la Camerata RCO della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, I Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna, Gli Accademici de La Fenice di Venezia, la Fondazione "A. Toscanini", il Maggio Musicale Fiorentino.
Allievo del M° Arnold Östman, grande specialista mozartiano, del quale è stato assistente in importanti teatri internazionali, ha collaborato con il M° Lorin Maazel come preparatore di programmi sinfonici.
teatroregio.torino.it - carlopiazza.it

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
- Pagine scelte dal balletto "Le Creature di Prometeo" Op. 43
- Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore Op. 55 "Eroica"


ACCADEMIA DEGLI INCOGNITI

Siamo nati nel 1994 e prendiamo il nome da un’antica Accademia veneziana che si proponeva di diffondere la musica fuori dalle corti. Eravamo, e siamo tuttora, un gruppo di amici che credono nel valore degli interessi culturali e della passione per la musica, il teatro e le altre arti.
Come i nostri predecessori veneziani, senza presunzione e senza rinunciare all’ironia, ci diamo da fare, compatibilmente con gli impegni di ognuno, per portare nelle nostre zone artisti e spettacoli di alto livello al fine di offrire occasioni di divertimento non banale, di arricchimento culturale e di valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale del territorio in cui viviamo.